Consorzio Tiberina
L’Associazione “Royal Wolf Rangers” entra nel Consorzio Tiberina
Nella riunione del 6 dicembre 2011 l’assemblea del Consorzio Tiberina – “Agenzia di sviluppo per la valorizzazione integrale e coordinata del Bacino del Tevere”, riunitasi presso la Sala Consiliare del Comune di Acquapendente (VT), nel punto dell’ordine del giorno dedicato alle ”ammissioni e candidature di nuovi Consorziati”, ha deliberato all’unanimità di accogliere la domanda di ammissione dell’Associazione Royal Wolf Rangers del Lazio quale Consorziato Aggregato.
Si è trattato di un passo molto importante per la nostra Associazione, poiché il Consorzio è frutto di una coalizione trasversale, intersettoriale e interdisciplinare, che accoglie nella sua compagine attori sociali diversificati, del settore pubblico, come la maggioranza delle Amministrazioni Provinciali e Comunali del Bacino del Tevere, di quello privato, soprattutto imprese, e del non profit, rappresentato da diverse associazioni operanti in vari settori, e cui hanno aderito istituzioni della scienza e della cultura di grande prestigio, come la Società Geografica Italiana o il Dipartimento Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Il Presidente del Consorzio, Ing. Giuseppe Maria Amendola, ha definito il Consorzio Tiberina come “un ponte simbolico e concreto allo stesso tempo fra passato, presente e futuro, fra città e campagna, fra poli di ricerca e progettazione e reti applicative sul territorio”, per fare della regione del Tevere un modello del tutto originale di sviluppo sostenibile, “un Distretto culturale e della new-soft-green economy, comunque assecondando caratteristiche, identità e vocazioni del territorio, dove tutte e tre le componenti tradizionali dell’economia – agricoltura, industria e servizi – trovino nella sostenibilità ambientale un punto di fusione attorno alle parole/frasi-chiave: “innovazione”, “integrazione dei saperi e interdisciplinarità”, “mettersi in rete”, “fare sistema”, “partecipazione dal basso”, “cura del territorio”, “qualità del lavoro e della vita durature”.
Lo stesso Ing. Amendola ha definito la “regione Tiberina”, che attraversa i territori di quattro regioni, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio, come “unità storico-geografica”, come “area interna della così detta Italia di Mezzo”, dotata per sua natura “di struttura policentrica e diversità subregionali perfettamente idonee a un’integrazione virtuosa per la crescita complessiva a costo zero, tramite la coesione territoriale. Il Distretto tiberino ha un triplice potenziale, biologico, culturale e tecnologico, per poter andare a costituire un territorio-laboratorio per lo sviluppo sinergico di "buone pratiche", anche di governance, verso un futuro sostenibile dell'Italia, capace di essere “attrattore di investimenti non calati dall'alto ma orientati da caratteristiche identitarie e vocazioni per lo sviluppo endogeno”.
Tra le principali finalità del Consorzio Tiberina, vi sono:
1) giungere alla redazione di un’agenda strategica per la regione Tiberina;
2) produrre uno schema di futura governance per favorire i processi di sviluppo della regione Tiberina, passando eventualmente per un accordo inter-istituzionale finalizzato all’attuazione di un programma di sviluppo territoriale;
3) predisporre progetti da sottoporre all’Unione Europea con la prospettiva di poterne ottenere il finanziamento totale o parziale;
4) promuovere investimenti organici, finalizzati e coordinati sul territorio;
5) coinvolgere nei progetti il maggior numero possibile di stakeholder, sia pubblici sia privati.
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Stefano Scarcella
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